Anticipato pomposamente in questi mesi e' finalmente uscito Michael, l'album postumo di Michael Jackson, prevedibilmente ovattato in quella dimensione mitologica che ogni fans ha diritto di aspettarsi.
C'e' qualcosa di buono, molto buono, se non fosse che nelle dieci tracce contenute in Michael e' soltanto il fantasma di Jacko che echeggia.
L'indimenticato Re del Pop sopravvive grazie al ricordo di milioni di fans, decisi ad abboccare generosamente a questo colossale fake ad opera dell'industria discografica. La release di Michael cade casualmente nel periodo natalizio, chi ha amato Jacko, chiudera' benvolentieri un occhio (e un orecchio) e correra' ad acquistarsi il disco, peraltro a onore del vero, eccellentemente confezionato: d'altronde, anche babbo natale non esiste ma e' la magia sta tutta nel far finta di crederci, soprattutto a natale.
C'e' qualcosa di buono, molto buono, se non fosse che nelle dieci tracce contenute in Michael e' soltanto il fantasma di Jacko che echeggia.
L'indimenticato Re del Pop sopravvive grazie al ricordo di milioni di fans, decisi ad abboccare generosamente a questo colossale fake ad opera dell'industria discografica. La release di Michael cade casualmente nel periodo natalizio, chi ha amato Jacko, chiudera' benvolentieri un occhio (e un orecchio) e correra' ad acquistarsi il disco, peraltro a onore del vero, eccellentemente confezionato: d'altronde, anche babbo natale non esiste ma e' la magia sta tutta nel far finta di crederci, soprattutto a natale.